lunedì 3 settembre 2012

Delphos



Lunga veste femminile dalla linea di una semplice tunica.



Nome del re dei Delfi ; la moglie di Fortuny chiamò i capi con questo nome in quanto ricordavano i chitoni di lino portati da sculture e da rappresentazioni sui bassorilievi di giovani donne greche trovati a Delfi.
Queste vesti sono di finissima seta fittamente plissettata, così leggera da dover essere ornata sui lati con perline per prendere la dovuta forma  fasciante sul corpo, le perline erano in vetro marrone e venivano soffiate a bocca dai vetrai a Murano.
Il primo delphos venne creato da Mariano Fortuny nel 1907 nel suo palazzo Orfei a Venezia e nei seguenti quarant'anni l'artista ne eseguì molteplici varianti che furono enormemente ricercati, richiesti e indossati dalle dive ed eccentriche signore della prima metà del nostro secolo ( Eleonora Duse, Isadora Duncan, Natasha Rambova, ossia la moglie di  Rodolfo Valentino) .
Affinchè la plissettatura si conservasse bene, gli indumenti venivano arrotolati con cura in carta da imballaggio appositamente inventata da Fortuny e depositati in scatole color crema chiuse con un nastro nero.
Fino ai nostri giorni nessuno è riuscito ad inventare una plissettatura più fine di quella dei delphos di Fortuny che nella storia dell'abbigliamento si sono meritati un posto considerevole.

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