Come ogni anno, anche quest'anno, si svolge l'evento religioso che ha inizio l'8 settembre, in occasione della natività della Beata Vergine Maria.
La città si veste a festa, si popola e lo scenario è quello festoso delle tipiche feste di provincia.
Insomma una festa bellissima e" l'incendio del Campanile"del Santuario mariano, naturalmente simulato, è un alto momento religioso e storico-culturale del nostro paese dalle origini antiche che nasce nel 1955 e rappresenta la conclusione della solenne Incoronazione dell'Immagine della Madonna dell'Arco.
Il culto risale al Quattrocento in seguito ad un miracolo verificatosi nella contrada Arco del comune di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli.
Era lunedì di Pasqua del 1450 e si celebrava una festa in onore della Vergine Maria.
Presso un'edicola dedicata alla Madonna, si giocava a palla-maglio; bisognava colpire una palla di legno con un maglio e vinceva colui che faceva andare più lontano la propria palla.
Uno dei giocatori vedendo il suo tiro fermato dal tronco di un tiglio, che era vicino all'edicola della immagine sacra, bestemmiò più volte la Madonna, raccolse la palla e la scagliò contro l'effige colpendola alla guancia sinistra che subito sanguinò.
Dopo poco il sacrilego fu impiccato allo stesso tiglio.
In seguito per proteggere la sacra immagine, fu costruito un tempietto con un altare e in seguito una chiesetta.
L'episodio serve anche a spiegare" il rito dei fujenti" che rievocherebbe questo sacrilegio; infatti pare che il ragazzo tentò di scappare e, non riuscendovi correva in modo disperato e frenetico intorno all'edicola della Madonna.
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