Per la sera o per le occasioni speciali, la borsa si trasforma in un piccolissimo scrigno.
Chissà poi perché, e pur di essere alla moda, rinunciamo alle nostre comodità e infiliamo nella mini bag, lo stretto necessario....o anche meno!
Poi ci sono due tendenze; pochette o clutch.
Se nella pochette non entrava quasi niente, nella clutch non entra proprio niente.
Ma si sa, noi donne siamo un pò vittime della moda!
Però la borsetta piccola, luminescente, che sta in una mano è bellissima.
La clutch, che a differenza della pochette che è più lunga e più morbida perché confezionata con materiali tipo stoffa o pelle, dicevo la clutch invece si presenta come un piccolo scrigno, un mini bauletto, con chiusura a gioiello.
Forse si chiama clutch (dall'inglese afferrare) perché con quello che costano è bene tenerla molto stretta.
Comunque, una volta acquistata, verrà in vostro soccorso ogni volta che avrete bisogno di un accessorio molto elegante,si tratta di un must have, come dicono gli stilisti; cioè qualcosa che non deve mancare nell'armadio di ogni donna.
Infatti, rigida o morbida, in pelle, rivestita di swarovski o in tartaruga per noi donne è sempre stata un prezioso accessorio, un vero e proprio cult.
La storia della pochette ha inizio nel 1800, quando le donne erano solite usare delle piccole sacche in seta, ricamate, dette"reticoli", antenate dell'odierna borsetta da sera.
I reticoli servivano per trasportare poche cose essenziali come una boccetta di profumo, ago e filo da cucito, un fazzoletto ricamato e dei sali, in caso di eventuale mancamento.
Nel XIX secolo la pochette passò di moda per poi ritornare nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando,con il razionamento dei beni, divenne l'accessorio più popolare grazie ai minimi materiali necessari per la manifattura.
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