lunedì 4 febbraio 2013

Donne che dicono di no

Capita ogni giorno al lavoro, in famiglia, con i genitori, con i figli, di dover rispondere sì ad una richiesta cui si sarebbe voluto dire di no.

Per evitare di fare i conti con il proprio senso di colpa, o per non deludere chi ha fatto quella richiesta, si finisce per mettere da parte il proprio sentire e comportarsi come gli altri si aspettano.
Il rischio però, è quello di cadere in un circolo vizioso, che alimenta piccoli e grandi malesseri interiori, come ansia, frustrazione e, nei casi più gravi, depressione.
Alcune donne di fronte alle situazioni della vita, mantengono un atteggiamento passivo, mentre altre per difesa, ne adottano uno aggressivo....



Entrambe le scelte però, sono perdenti.
Nel primo caso, si continuerà ad alimentare il senso di frustrazione, nel secondo si rischia di non essere comprese e di dover fare i conti con la risposta altrettanto aggressiva delle altre persone.
Tra l'atteggiamento passivo e quello aggressivo, c'è una via di mezzo: l'assertività.
Ossia la capacità di far valere i propri diritti senza ledere quelli  degli altri.
Per riuscirci, bisogna rendersi conto del proprio valore e fare crescere l'autostima.



Ci si può esercitare chiedendosi: "Che cosa voglio davvero?" "Cosa mi fa stare bene?".
Le risposte a queste domande potrebbero anche suggerirci di rivedere i rapporti con gli altri
Come rispettiamo gli impegni che prendiamo con gli altri, dobbiamo imparare  a rispettare anche l'appuntamento più importante della settimana: quello con noi stesse.
Frequentare un corso di yoga,per esempio, e non saltare la lezione e neanche farci stravolgere il nostro programma..... da nessuno...familiare, collega o amica.
Diventando assertive alcune persone potrebbero trovarci troppo diverse.
Il  rischio è quello di perderle, in realtà non stiamo perdendo nulla se non i "vampiri" delle nostre energie.
Gli altri quando vedranno che abbiamo imparato a rispettarci, sapranno che dicendo sì oppure no alle loro richieste stiamo rispettando anche loro.

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