La nduja è un salame morbido, tipico dei centri agricoli dell'altopiano del Poro nella provincia di Vibo Valentia.
Questo salame si fa con la carne grassa di scarto del maiale, quella di seconda e terza scelta.Viene macinata e mescolata col peperoncino rosso, piccante.
Il nome nduja è etimologicamente legato al salame di trippa francese (andouille).Con nomi simili vengono indicati in Calabria salsicce fatte con carne di scarto o con fegato e polmone di maiale.
Prodotti che non hanno niente a che fare con la nduja.Può essere spalmata sui crostini, per preparare un'aperitivo o si può usare in cucina.
Per esempio spesso preparo le penne alla nduja, sapete come si fanno?
Ci vogliono per 500 gr di penne,80 gr di nduja, 400 gr di passata di pomodoro fresco, aglio, olio extravergine di oliva, basilico, sale.
Fate soffriggere uno spicchio d'aglio in una pentola con un filo di olio e aggiungere la passata di pomodoro.
regolate di sale e fate cuocere per una ventina di minuti.
A cottura ultimata aggiungere la nduja. Condite le penne scolate al dente e servite guarnendo con una foglia di basilico.
Per i crostini infuocati, fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Aggiungete la nduja facendo raggiungere al composto una colorazione rosata.
Spalmate sul pane tostato. Servite i crostini caldi. Le dosi della nduja possono essere aumentate a seconda dei gusti. Personalmente io spalmo sui crostini o sul pane tostato la nduja,...così come è.
Il peperoncino come ormai tutti sanno ha un alto contenuto di vitamine, antiossidanti ed immunomodulanti, ma è soprattutto per il suo principale agente piccante, la capsaicina, che esplica effetti di protezione e prevenzione.
Molte persone evitano il peperoncino perché dicono che fa male allo stomaco. Non c'è niente di più sbagliato, perchè il peperoncino favorisce la digestione. Molti paesi della Sila cosentina conservano nella tradizione popolare un infuso digestivo fatto di camomilla calda con l'aggiunta di un cucchiaino di polvere di peperoncino e un pò di miele come dolcificante.
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